Mangiare pere rosse: effetti su glicemia e colesterolo

Le pere rosse: frutti dalla polpa succosa e dal sapore tra il dolce e l’acidulo. Queste ultime rappresentano una delle varietà di pere più consumate, in quanto le loro caratteristiche organolettiche riescono a soddisfare il palato della stragrande maggioranza delle persone. Intorno alle pere rosse si sono spesso innalzati differenti dubbi.

L’essere sconcertati rispetto al consumo di pere rosse deriva principalmente dal loro profilo nutrizionale: avendo un sapore abbastanza dolce, predominante sulla parte acidula, in tanti hanno iniziato a chiedersi quali potessero essere gli effetti di questi frutti sui livelli di glicemia e di colesterolo nel sangue. Di seguito c’è tutto ciò che devi sapere:

Pere rosse e glicemia

Nonostante la presenza di zuccheri naturali, come ad esempio il fruttosio, le pere rosse si caratterizzano di un indice glicemico sì tendente al medio, ma comunque basso. Ciò sta a significare che mangiare pere rosse non ha impatti significativi sui livelli di glicemia nel sangue e che non avvengono picchi glicemici potenzialmente catastrofici.

In aggiunta, sia nella buccia che nella polpa delle pere rosse è presenta un’importante tipologia di fibra che prende il nome di pectina. La pectina, quando arriva all’interno dell’intestino tenue, riesce a limitare l’assorbimento dei carboidrati, facendo mantenere stabili i livelli di glicemia. Dunque, le pere rosse possono essere certamente mangiate in caso di glicemia alta, se comprese in un regime alimentare corretto.

Pere rosse e colesterolo:

Il profilo nutrizionale delle pere rosse viene arricchito dalla partecipazione di molecole antiossidanti e di vitamine. Alcune di esse, come lo possono essere ad esempio i flavonoidi (antiossidanti) e la vitamina C (vitamina), riescono a lenire l’infiammazione a carico del sistema arterioso, migliorando la circolazione sanguigna e agevolando il flusso di sangue in caso di colesterolo alto. In aggiunta, sempre la pectina, riesce ad assorbire anche gran parte del colesterolo proveniente dagli altri alimenti, riducendone l’ingresso nel circolo sanguigno. Quindi, mangiare le pere rosse comporta effettivi benefici grazie a:

  • Pectina: fibra alimentare che assorbe gli zuccheri ed il colesterolo in eccesso;
  • Flavonoidi: che contribuiscono a lenire l’infiammazione a carico dei vasi sanguigni;
  • Vitamine: importanti anch’esse per le loro funzioni antiossidanti, in particolar modo la vitamina C.

Integrare le pere rosse nelle proprie abitudini alimentari può avere ulteriori impatti positivi. Ad esempio, la vitamina C è molto importante per l’organismo umano in quanto aiuta a rafforzare il sistema immunitario rendendolo meno incline a subire l’influenza da parte di alcuni microrganismi patogeni. Inoltre, contribuisce anche a regolare alcuni meccanismi ormonali implicati nel ciclo mestruale delle donne.

Avere a che fare con le pere rosse significa anche regolarizzare il proprio transito intestinale, grazie alla buona quantità di pectina presente. Nonostante non ci siano particolari controindicazioni rispetto al colesterolo e alla glicemia, resta comunque importante non abusare di questi frutti. Ciò rappresenta un discorso generale, in quanto anche gli zuccheri naturali possono avere impatti significativi sulla glicemia se assunti in maniera spropositata.

Lascia un commento